Pálffy de Erdőd

Pálffy de Erdőd
TitoliBarone (1581)
Conte del Sacro Romano Impero (1581)
Conte in Ungheria (1634)
Principe (1807)
FondatorePaul Pálffy
Data di fondazioneXIV secolo
Manuale

La famiglia Pálffy de Erdőd (nota anche come Pálffy von Erdöd in tedesco, Pálffy ab Erdöd in ungherese) è una famiglia aristocratica ungherese. Molti suoi membri occuparono posizioni di rilievo nella monarchia asburgica.

Storia

Il nome ungherese Pálffy deriva dal termine latino Pauli filius (figlio di Paolo), dal nome appunto del primo antenato della famiglia noto.[1][2] Erdőd è il nome ungherese per la città di Ardud, in Transilvania. Tra il XVII ed il XIX secolo, la famiglia fu proprietaria di diversi castelli e residenze: si dice che ne possedettero sino a 99 ma non 100 in quanto il raggiungimento di tale traguardo avrebbe comportato da parte loro un pesante contributo da versare per il sostentamento dell'esercito imperiale.

Lo stemma della famiglia consiste in un cervo sopra una ruota di legno, originatosi secondo la leggenda da un incidente accaduto appunto in una foresta ungherese. Il racconto narra che alcuni membri della famiglia Pálffy stavano viaggiando a bordo di una carrozza nella foresta di notte quando un cervo sbucò dagli alberi e colpì il fianco della carrozza, rompendo una ruota ma uccidendosi. Il gruppo decise di accamparsi sino alla mattina successiva di modo da poter poi riparare la ruota. Quando giunse la mattina, la famiglia si rese conto di come quell'incidente fosse stato provvidenziale alla loro salvezza dal momento che il cervo aveva fermato la carrozza proprio sull'orlo di un burrone. In suo onore, l'animale venne quindi posto nello stemma della famiglia.

Baroni Pálffy de Erdőd (1581)

  • 1581-1581 János, I barone con
    • 1581-1596 István, I barone con
    • 1581-1599 Miklós, I barone, creato conte nel 1599

Conti del Sacro Romano Impero (1599) poi conti Pálffy de Erdőd (1634)

  • 1599-1600 Miklós (1552-1600), I conte
  • 1600-1646 István, II conte
  • 1646-1679 Miklós, III conte
  • 1679-1732 Miklós, IV conte
  • 1732-1773 Miklós, V conte
  • 1773-1807 Karl Joseph, VI conte, creato principe nel 1807

Principi Pálffy de Erdőd (1807)

  • 1807-1816 Károly József, I principe
  • 1816-1827 József Ferenc de Paula, II principe
  • 1827-1879 Antal Károly, III principe
  • 1879-1935 Miklós Antal Mária, IV principe
  • 1935-1947 László Max Henrik, V principe

Principi Pálffy-Daun (1875)

La dinastia dei Pálffy-Daun si originò dal fatto che un ramo collaterale dei Pálffy, originatosi da Lipót , fratello di Miklós, V conte, nella persona di Ferdinánd, ereditò dalla famiglia von Daun il titolo ed i possedimenti, dando origine ad un ramo parallelo della casata che, attualmente, è l'unico fiorente. I Pálffy-Daun ereditarono dai von Daun anche il titolo di principe di Teano, nel Regno di Napoli, di cui era stato insignito per primo il feldmaresciallo Wirich Philipp von Daun nel 1710.

  • 1875-1900 Ferdinánd Lipót, I conte Pálffy-Daun, principe di Teano
  • 1900-1907 Vilmos Vince, II conte Pálffy-Daun, principe di Teano
  • 1907-1916 Vilmos Mária, III conte Pálffy-Daun, principe di Teano
  • 1916-1963 József Vilmos, IV conte Pálffy-Daun, principe di Teano
  • 1963-? Herbert Károly, V conte Pálffy-Daun, principe di Teano

Altri membri notabili

  • Pál Pálffy ab Erdöd (1592-1653), palatino d'Ungheria, cavaliere del Toson d'Oro
  • Miklós VI Pálffy ab Erdöd (1657/67-1732), feldmaresciallo e palatino d'Ungheria, cavaliere del Toson d'Oro
  • János Pálffy ab Erdöd (1664-1751), feldmaresciallo, cavaliere del Toson d'Oro
  • contessa Maria Augustina Pálffy ab Erdöd (1714-1759), madre dei conti Joseph Kinsky e Franz Joseph Kinsky
  • Leopold Pálffy-Daun von Erdöd (1716-1773), feldmaresciallo
  • conte Karl Joseph Pálffy de Erdőd (1735-1816), cavaliere del Toson d'Oro, principe dal 1807
  • conte Ferdinánd Pálffy von Erdöd (1774-1840), ingegnere minerario dell'impero austriaco
  • conte Fidelius Pálffy ab Erdöd (1788-1864), cavaliere del Toson d'Oro
  • Alajos Pálffy ab Erdöd (1801-1876), generale
  • conte Moritz Pálffy ab Erdöd (1812-1897), cavaliere del Toson d'Oro
  • conte Fidél Pálffy ab Erdőd (1895-1946), politico ungherese

Note

  1. ^ Pálffy von Erdöd (1), in Meyers Großes Konversations-Lexikon (1905) su zeno.org (in tedesco)
  2. ^ Pálffy von Erdöd, in 'Pierer's Universal-Lexikon von 1857', at zeno.org (in tedesco)

Bibliografia

  • (DE) Adolf Schinzl, Nikolaus II. Graf Pálffy v. Erdöd, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 25, Lipsia, Duncker & Humblot, 1887, p. 75–77.
  • (DE) Adolf Schinzl, Nikolaus IV. Graf Pálffy v. Erdöd, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 25, Lipsia, Duncker & Humblot, 1887, p. 77 s.
  • (DE) Adolf Schinzl, Johann IV. Graf Pálffy v. Erdöd, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 25, Lipsia, Duncker & Humblot, 1887, p. 78–80.
  • (DE) K. Benda: Janos Pálffy von Tarcsafalva. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL). vol. 7, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1978, ISBN 3-7001-0187-2, p. 298.
  • (DE) E. Marktl: Ferdinand Pálffy von Erdőd. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL). vol. 7, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1978, ISBN 3-7001-0187-2, p. 299.
  • (DE) Z. Fallenbüchl: Lipót Pálffy von Erdőd. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL). vol. 7, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1978, ISBN 3-7001-0187-2, p. 299 f. (Direktlinks auf p. 299, p. 300).
  • (DE) Peter Broucek: Moriz Pálffy von Erdőd. In: Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950 (ÖBL). vol. 7, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1978, ISBN 3-7001-0187-2, p. 300.
  • Franz Gall: Österreichische Wappenkunde. Handbuch der Wappenwissenschaft. 2. Aufl. Böhlau Verlag, Wien 1992, p. 283 e p. 337, ISBN 3-205-05352-4.

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